Ragionevolmente mi persuado...

Ragionevolmente mi persuado
della ferita esposta delle cose,
ma solo quando passa l’epitelio.
Io so che sono molto sfortunato,
tolgo l’appendicite tutti i giorni,
l’asporto espertamente dalle pieghe
del peritoneo, dal disagio
dei miei organi interni
(è solo un aforisma dal duodeno
in avanti ma io mi alleno
e asserisco i punti di sutura
- mi invischio di materia fecale-)
perché so che quello che conta
è l’apertura mentale;
e che si può morire facilmente:
di incesto all’intestino
di rivolta del sangue
di corse nello stomaco.
Mi insuperbisco nell’emoglobina
e cado –vado -di rado
mi espongo:
c’è troppo traffico in corsia.
In fondo si finisce sempre lì (con l’ora
del decesso che non è ancora pervenuta.
Del resto...)

Nessun commento:

Posta un commento