Rane

Non posso piangere adesso:
ho le rane sul cuore.
Non già perché dimentichi il futuro
-anteriore-
della mia inaudita previsione,
ma perché sono persuaso dell’estate…
Prestate, Vi prego, attenzione, signore,
ai miei anfibi
che vivono metamorfosi e calure
troppo a un dipresso dall’arteria aorta

o troppo spesso.

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