Agli eventi io partecipo sempre in forma
privata.
Per eccesso di voce, spesso,
e maturo gratificazioni e contributi in scatola
chiusa; riconduco il resto a nulla ma traduco
la confidenza visivamente in adulterio
di fiducia. Che consistenza hanno
le mie considerazioni, benché avallate
come istanza d’arredo e notoriamente affette
da sterilissimo strabismo di vedute?
Non c’è mansuetudine o misura che regga
il confronto con la mia placida peristalsi,
per la mia digestione forbita non c’è paragone
che tenga, o salotto abbastanza glamour.
A costo di far impallidire ogni creatura
(con buona pace del dottor Frankenstein)
smaschero il trucco ogni microsecondo, tasto
il terreno verso la mia caccia spaventosa e mi nascondo,
poi corro subito a darmi in pasto agli avvoltoi.
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